Siro Vierin

Siro Vierin è nato ad Aosta il 18 agosto 1959.
L’interesse e la passione per la scultura emergono in lui sin dall’infanzia, alimentati dall’osservazione delle opere esposte nelle varie fiere artigiane che si svolgono in Valle d’Aosta.
Autodidatta. Siro inizia a scolpire il legno partendo dalla riproduzione di figure semplici, appartenenti alla realtà del mondo contadino.
La decisione di dedicarsi a tempo pieno all’attività artistica matura dopo un breve corso di scultura presso la Scuola di Agricoltura di Aosta e in seguito a tre anni di studio a fianco di Rolando Robino.
che lo avvia all’arte del colore e della prospettiva.

Professionista da oltre 45 anni partecipa alle principali fiere di artigianato in Valle d’Aosta fin dal 1976. Meritano di essere ricordate le sue mostre personali ad Aosta nel 1983. nel 1995 e 2007, nella sede espositiva della Chiesa di San Lorenzo, e la sua partecipazione a varie rassegne collettive, svoltesi ad Aosta, Saint-Vincent, Gressan, Donnas, ma anche all’estero. in Francia (Arles, Meysieu, Passy) e in Finlandia (Lahti, nel 1992) al fianco di altri artisti valdostani.

Alcune tra le sue numerose opere sono state pubblicate su ‘Arte Italiana nel mondo’ (Celit), ‘Sculptures en bois de la Vallée d’Aoste* (Phelina, 1987), ‘Arte pastorale e artigianato tipico in Valle d’Aosta i protagonisti* (Pheljna, 1987), ‘Sculptures en bois de la Vallée d’Aoste: i santi’ (Pheljna, 1992).

Siro Vierin vive e lavora a Saint-Oyen, nella vallata del Gran San Bernardo, dove è possibile visitare il suo atelier e acquistare le sue sculture.
Un po’ di energia è stata sotratta alla scultura, infatti Viérin si è dedicato alla costruzione del suo rifugio. il Mont Fallère, un rifugio ‘a regola d’Arte”. Lungo il percorso che da Vetan giunge al rifugio, ha preso vita un museo a cielo aperto che, attualmente, conta circa 400 sculture di piccole e grandi dimensioni Negli ultimi anni Siro si cimenta con un nuovo materiale, il cemento, con cui realizza sculture (pezzi (unici) adatti per essere collocati all’esterno.

Open-air Museum

All the way to the refuge, little wooden creatures such as: owls, hawks, hares, groundhogs, woodpeckers, capercaillies, foxes and eagles are hidden behind branches and stones. But between trees you may also find curious gnomes watching you …

Approaching the refuge, the sculptures become bigger: here is the grandfather indicating the right path to the shelter to his nephews while not too far away there is a couple of chamois and ibex, but also a villager who …ehm ….caught by a sudden urge.. hides behind a stone.

 

The open-air museum sculptures are made by using a special type of wood that will last long time in the open air.
The only exception is the Madonna that was inserted into a cave to withstand the high mountain weather.

While walking you will feel like being in a treasure hunt among wooden sculptures and the scents of the mountain.
Most of those works of art (about 100/120 sculptures) were carved by the Siro Viérin .